Missione Amazzonia 2024: il viaggio di 3BMeteo per documentare il cambiamento climatico
“Viaggiare in Amazzonia significa confrontarsi con un mondo unico, fragile e indispensabile per l’equilibrio climatico globale. Proteggerla è un compito che riguarda tutti noi.” – Emanuela Evangelista, biologa e coordinatrice della missione.
La Missione Amazzonia 2024, guidata dalla presidente di Amazônia, ha portato il team dell’azienda di servizi meteorologici 3BMeteo in un viaggio di studio e sensibilizzazione volto a documentare l’impatto del cambiamento climatico nella foresta amazzonica. Attraversando quattro stati brasiliani, dal Mato Grosso a Roraima, passando per il Pará e Amazonas, il team di meteorologi ha raccolto dati scientifici, testimonianze locali e immagini per evidenziare la necessità di proteggere uno degli ecosistemi più importanti al mondo.
Tappe principali e testimonianze
1. San Paolo: avvio e incontri iniziali
Nella vasta metropoli del Sud del Brasile, che conta oltre 12 milioni di abitanti, sono stati affrontati i primi due macro-temi legati all’Amazzonia. Il primo riguarda lo stato di salute della foresta, analizzato attraverso il censimento condotto dal centro specializzato MapBiomas, con un’intervista al ricercatore Marcos Rosa. Il secondo tema esplora l’epidemiologia del bacino amazzonico-brasiliano, approfondito grazie all’intervento della dottoressa Fernanda Maffei, infettivologa dell’Ospedale di San Paolo.
2. Sinop: deforestazione per l’agricoltura intensiva
A Sinop, nello stato del Mato Grosso, il gruppo ha osservato la deforestazione causata dalle coltivazioni di soia. Le interviste con agricoltori e produttori locali hanno evidenziato le pressioni economiche che portano alla conversione di foreste in aree agricole.
3. Novo Progresso: la promessa di sviluppo non mantenuta
Con un nome carico di speranze, la città nacque nel 1973 lungo la grande strada che tagliò in due la foresta per favorire il trasporto dei prodotti agricoli verso i porti d’esportazione. Qui, il leader indigeno Doto Kayapó ha raccontato della sua etnia che contrappone a quello urbano un modello di sviluppo circolare, in cui non si può solo consumare e produrre rifiuti.
4. Itaituba: i Munduruku e il mercurio nei fiumi
Nel territorio di Itaituba, lungo il fiume Tapajós, il team ha visitato un villaggio indigeno remoto e incontrato il leader comunitario Juarez Saw Munduruku. Gli indigeni hanno condiviso le drammatiche conseguenze dell’estrazione illegale dell’oro, tra cui la contaminazione del fiume con il mercurio. “L’acqua non è più potabile e i bambini soffrono di gravi problemi di salute” ha spiegato Juarez.
5. Santarém: siccità e incendi
A Santarém, il gruppo ha parlato con Caetano Scannavino del progetto Saúde e Alegria e con Bruno Delano, dell’ICMBio (Instituto Chico Mendes de Conservação da Biodiversidade, responsabile della gestione delle 340 Unità di Conservazione del territorio brasiliano), che hanno fornito dati sui devastanti incendi forestali causati dalla siccità. “Il cambiamento climatico sta amplificando le vulnerabilità della regione,” ha sottolineato Caetano.
6. Manaus: biodiversità e minacce urbane
A Manaus, il più grande centro urbano in Amazzonia, i ricercatori dell’INPA (Istituto Nazionale Ricerca Amazzonia), Renato Senna, Luiz Candido e Leonardo Ramos, hanno chiarito come funzionano i regimi meteorologici in Amazzonia e in che modo il cambiamento climatico altera l’equilibrio del bioma stesso, motivo per cui tanto la stagione delle piogge che quella siccitosa stanno diventando estreme.
7. Xixuaú: la bellezza del cuore amazzonico
Dopo giorni di difficile navigazione causata dalla grave siccità, il team è giunto al villaggio Xixuaú, nel Parco Nazionale dello Jauaperi, nel cuore dell’Amazzonia. Qui hanno intervistato diversi membri delle comunità locali per capire come avvertono i cambiamenti climatici in atto e quali difficoltà pratiche questi comportano nella loro vita in foresta. La missione si è conclusa con il ritorno a Manaus su un idrovolante.
Conclusioni
La spedizione è mirata a sensibilizzare sull’importanza della foresta amazzonica, non solo attraverso dati scientifici, ma anche coinvolgendo il pubblico con reportage e narrazioni.
Il bioma amazzonico, essenziale non solo per la sopravvivenza degli ecosistemi locali ma anche per quella dell’intera umanità su questo pianeta, svolge un ruolo cruciale come gigantesco termoregolatore globale. È quindi fondamentale sensibilizzare sempre di più l’opinione pubblica mondiale su questo tema, che non riguarda soltanto le popolazioni che vivono in Amazzonia, ma tutti gli esseri umani. Esistono soluzioni concrete, tra cui la promozione di un’economia maggiormente sostenibile nei processi di importazione ed esportazione a livello globale.
Per sapere di più sulla spedizione e leggere le interviste, visita il blog ufficiale di 3BMeteo.
Foto: 3B Meteo, Archivio Amazônia, Caio Vilela
Premio Gambrinus Mazzotti: il riconoscimento speciale a Emanuela Evangelista per il suo impegno in Amazzonia
Si è svolta il 16 novembre 2024 nella Sala Borsa della Camera di Commercio di Treviso-Belluno | Dolomiti la cerimonia di premiazione del concorso letterario Gambrinus Mazzotti.
Il Premio Letterario Gambrinus Mazzotti, prestigioso riconoscimento dedicato ai temi di montagna, alpinismo, esplorazione e viaggi, ecologia, paesaggio, artigianato tradizionale e alla civiltà veneta con la sezione Finestra sulle Venezie, è promosso dall’Associazione Premio Letterario Giuseppe Mazzotti. L’iniziativa è dedicata alla figura di Giuseppe Mazzotti, intellettuale trevigiano poliedrico: scrittore, alpinista, gastronomo e difensore delle Ville venete, oltre che storico consigliere del Touring Club Italiano.
Quest’anno, il Premio Speciale della Giuria “Ulderico Bernardi” è stato assegnato a Emanuela Evangelista, biologa e autrice del libro Amazzonia. Una vita nel cuore della foresta. Evangelista, che vive immersa nella foresta pluviale più grande del pianeta, è stata premiata per “il merito di ricordarci che non esiste una sola Amazzonia”. Il riconoscimento sottolinea la sua capacità di raccontare una realtà complessa e unica, rendendo omaggio non solo alla sua esperienza personale, ma anche all’importanza di proteggere uno dei luoghi più preziosi del nostro pianeta.
“C’è indubbiamente la foresta, ma ci sono anche ambienti con maggiore presenza umana e agricola, ci sono le coltivazioni intensive di soia e gli allevamenti e c’è una moltitudine di persone, che nella foresta vive e che ne vuole preservare la biodiversità perché ha nell’Amazzonia la propria casa. Questo libro ha, inoltre, il merito di ricordare l’opera preziosa che l’autrice da oltre 20 anni realizza in Amazzonia e che ci rammenta che si può viaggiare per conoscere, ma ora è giunto il momento di viaggiare per costruire un futuro diverso per il nostro pianeta e per noi tutti.”
“Qui in Amazzonia si tocca con mano l’interdipendenza che crea la comunità naturale – ha sottolineato l’autrice in un videomessaggio registrato nella propria palafitta nel cuore della foresta pluviale – e che spesso nei nostri contesti urbani dimentichiamo.“
Vent’anni di Amazônia: un impegno per la biodiversità e la sostenibilità
Quest’anno, Amazônia celebra vent’anni di attività dedicata alla protezione dell’Amazzonia e alla promozione di uno sviluppo sostenibile per le comunità locali. Questo traguardo rappresenta non solo il compimento di due decenni di lavoro, ma anche una testimonianza della determinazione che ci ha spinti ad affrontare e superare ogni sfida incontrata lungo il cammino.
I nostri traguardi
In questi anni, Amazônia ETS ha raggiunto importanti risultati. Abbiamo avviato e consolidato progetti di conservazione che hanno contribuito a preservare aree cruciali della foresta amazzonica, salvaguardando un patrimonio naturale di inestimabile valore. Grazie alla collaborazione con ricercatori, comunità locali e organizzazioni internazionali, siamo riusciti a sviluppare programmi di monitoraggio ambientale, gestione delle risorse naturali e protezione della biodiversità, fondamentali per mantenere in equilibrio l’ecosistema amazzonico.
In ambito educativo, i nostri programmi di sensibilizzazione e formazione hanno raggiunto un grande numero di persone, aumentando la consapevolezza dell’importanza di adottare pratiche sostenibili. Crediamo fermamente che la conservazione ambientale non possa prescindere dall’educazione, e siamo orgogliosi di aver ispirato nuove generazioni a prendersi cura della natura e a difendere il proprio pianeta.
Le sfide e le difficoltà superate
Il cammino di Amazônia non è stato privo di ostacoli. Negli ultimi vent’anni, abbiamo dovuto affrontare situazioni complesse, difficoltà economiche e ostacoli legati al contesto in cui operiamo. La nostra missione ci ha richiesto tenacia e la capacità di adattarci rapidamente ai cambiamenti, senza mai perdere di vista il nostro obiettivo: proteggere l’Amazzonia e sostenere le comunità che la abitano.
Uno sguardo al futuro
Guardiamo al futuro con speranza e determinazione. Nei prossimi anni, vogliamo rafforzare e ampliare i nostri progetti, puntando su nuove iniziative che possano garantire una gestione sostenibile delle risorse e una maggiore autonomia per le comunità locali. Le sfide ambientali e sociali che ci attendono richiedono uno sforzo congiunto e la collaborazione di tutti coloro che condividono i nostri valori.
Ci impegneremo a stringere nuove collaborazioni con enti e organizzazioni locali e internazionali per estendere il nostro raggio d’azione e offrire soluzioni sempre più innovative e sostenibili.
Grazie a chi ci ha sostenuto
Questo ventennale è un’occasione per ringraziare tutte le persone che ci hanno accompagnato e che hanno creduto nella nostra missione. Senza il contributo e la fiducia dei nostri partner e sostenitori, nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile. Il nostro impegno è dedicato anche a voi e alla possibilità di continuare, insieme, a lavorare per la tutela dell’Amazzonia.
La strada è ancora lunga, ma ogni passo ci avvicina al nostro obiettivo: un mondo in cui la foresta e le sue comunità possano prosperare.
Foto di Carla Oliveira
Emanuela Evangelista vince la seconda edizione del Campiello Natura – Premio Venice Gardens Foundation
Emanuela Evangelista è stata proclamata vincitrice della seconda edizione del Campiello Natura – Premio Venice Gardens Foundation per il suo libro “Amazzonia. Una vita nel cuore della foresta” (Editori Laterza).
La cerimonia di premiazione si svolgerà sabato 21 settembre presso il Gran Teatro La Fenice di Venezia, durante la serata finale della 62^ edizione del Premio Campiello. Il riconoscimento sarà consegnato da Adele Re Rebaudengo, Presidente della Venice Gardens Foundation.
Il Campiello Natura – Premio Venice Gardens Foundation, nato dalla sinergia tra la Fondazione Il Campiello e la Venice Gardens Foundation, celebra la letteratura che esplora l’urgente necessità di ristabilire un equilibrio armonioso con la natura. Attraverso la potenza evocativa della parola scritta, il premio mira a ispirare dialoghi rispettosi e riflessioni consapevoli, in un’epoca in cui la natura è gravemente minacciata.
La Giuria dei Letterati del Premio Campiello ha premiato Emanuela Evangelista per il suo libro che offre una testimonianza appassionata e scientificamente documentata sulla situazione attuale dell’Amazzonia. L’opera denuncia i pericoli della deforestazione e dell’uso irresponsabile delle risorse naturali, combinando l’obiettività della scienziata con la passione dell’attivista. Il libro dà voce non solo ai dati misurabili, ma anche alla crescente autocoscienza delle popolazioni indigene, rendendolo un reportage di grande rilevanza.
Emanuela Evangelista sarà presente alla cerimonia di premiazione sabato 21 settembre e prenderà parte a una serie di incontri successivi, dove avrà modo di approfondire i temi del suo libro e dialogare con il pubblico.
Lunedì 23 settembre ore 18.00, Giardini Reali di Venezia Adele Re Rebaudengo, Presidente Venice Gardens Foundation presenta il libro insieme all’autrice.
Martedì 24 settembre ore 18.30 Villa da Schio, Castel Gomberto – Vicenza. Dialoga con l’autrice Giustino Mezzalira, direttore della sezione ricerca e gestioni agroforestali di Veneto Agricoltura.
Martedì 1 ottobre ore 17,30 al Bosco in Città – Giardino d’Acqua a Milano. Parole in giardino: la giornalista Emanuela Rosa-Clot presenterà il libro insieme all’autrice. L’incontro, realizzato in collaborazione con il magazine Gardenia, si terrà presso Bosco in città per celebrare i 50 anni di un grande polmone verde, nato nel 1974 su iniziativa di Italia Nostra su terreni concessi dal Comune di Milano.
Domenica 6 ottobre ore 10 presso Orto Botanico in Lucca nell’ambito del festival PianetaTerra, Emanuela Evangelista terrà la conferenza dal titolo ‘La via selvatica. Storie di umani e non umani.
Lunedì 7 ottobre ore 18 Libreria Panisperna 220 a Roma il giornalista Lino Lombardi presenta il libro insieme all’autrice.
L’Amazzonia e il suo ruolo cruciale nel contesto dei cambiamenti climatici
L’Amazzonia, la più grande foresta pluviale del mondo, è un bioma vitale per il nostro pianeta.
Conosciuta per la sua biodiversità incredibile e per essere un importante serbatoio di carbonio, questa regione gioca un ruolo chiave nell’equilibrio climatico globale. Tuttavia, l’Amazzonia è sotto una minaccia crescente a causa del riscaldamento globale e delle attività umane, come la deforestazione e l’estrazione mineraria.
La foresta amazzonica, che ospita il 13% di tutti gli alberi terrestri e il fiume più lungo del mondo, il Rio delle Amazzoni, sta perdendo terreno a un ritmo allarmante. Circa il 18% della copertura originale è già scomparso, equivalente a una superficie pari a due volte quella della Germania. Questa deforestazione non solo distrugge habitat vitali, ma rilascia enormi quantità di gas serra nell’atmosfera, accelerando ulteriormente il cambiamento climatico.
Il suolo e la vegetazione della foresta contengono oltre 150 miliardi di tonnellate di carbonio, che viene rilasciato sotto forma di anidride carbonica quando la foresta viene abbattuta. Inoltre, l’attività umana contribuisce anche all’emissione di altri gas serra, come l’ossido di azoto e il metano, che aggravano ulteriormente il problema. Questi gas non solo riscaldano il pianeta, ma alterano anche il sistema di correnti oceaniche, di cui l’Amazzonia è una componente fondamentale, contribuendo con un quinto dello scarico globale di acqua dolce.
La perdita della foresta amazzonica comporta conseguenze devastanti non solo per la biodiversità locale, ma anche per l’equilibrio climatico globale. Gli scienziati stimano che potremmo trovarci a soli 15-30 anni dal punto di non ritorno, un momento in cui gli ecosistemi amazzonici collasseranno irreversibilmente, trasformando la foresta pluviale in un ambiente arido simile a una savana.
Questo scenario avrebbe ripercussioni catastrofiche per il clima mondiale, con effetti che includono un aumento delle temperature globali, cambiamenti nei modelli di precipitazione e una maggiore frequenza di eventi climatici estremi. La preservazione dell’Amazzonia è quindi cruciale non solo per le popolazioni locali e la biodiversità, ma per l’intero pianeta
Siamo diventati ETS, che significa?
ETS significa “Ente del Terzo Settore” ed è una nuova dicitura che sostituisce la parola “Onlus” per tutte le organizzazioni della nostra natura.
Non cambia il nostro lavoro, non cambia la nostra missione ma la nostra denominazione estesa si adegua alla legge e diventa “Associazione Amazonia Milano ETS”. Per voi amici e sostenitori continueremo ad essere ancora Amazônia, il nome semplice che da venti anni ci caratterizza, con una sola “z” come in portoghese!
Il nuovo Codice del Terzo settore ci ha richiesto anche l’iscrizione al registro telematico istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, così ora la nostra organizzazione è iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, altrimenti detto RUNTS.
Insomma, sempre in regola per assicurare la piena trasparenza del nostro lavoro.
Salute e Speranza per le Comunità Remote dell’Amazzonia
Continua con successo la nostra preziosa partnership con l’organizzazione brasiliana Doutores da Águas.
Infaticabili, i Dottori delle acque portano visite mediche, cure gratuite, protesi odontoiatriche e screening sanitari alle popolazioni della foresta amazzonica.
L’iniziativa fornisce assistenza medica specialistica e educazione sanitaria attraverso una nave ospedale, appositamente adattata per raggiungere le comunità fluviali più remote. La nave è dotata di infrastrutture mediche e dentistiche di alta qualità e un team qualificato di professionisti volontari provenienti da tutto il Brasile.
Le spedizioni a bordo della nave ospedale durano settimane e coprono un percorso di quasi 3.000 chilometri via acqua, nei bacini dei fiumi Negro e Madeira, raggiungendo 35 comunità fluviali in regioni estremamente remote degli stati di Roraima e Amazonas.
Risultati Straordinari:
- 721 visite mediche effettuate tra il 2011 e il 2023.
- 613 visite odontoiatriche realizzate nello stesso periodo.
- 1000 protesi dentali consegnate tra il 2017 e il 2023.
Lungo il percorso i principali villaggi diventano veri e propri centri di ricezione, accoglienza e trattamento per i nativi che necessitano di cure sanitarie. A bordo, un team di volontari composto da educatori, infermieri, medici, pediatri, dentisti, odontotecnici, ginecologi e infettivologi offre visite specialistiche, cure e farmaci gratuiti. Vengono inoltre fornite protesi odontoiatriche e si organizzano campagne di educazione sanitaria, con un’attenzione particolare ai bambini, alle donne e alla sicurezza alimentare.
Questa lodevole missione rappresenta una fonte di speranza e salute per le comunità più remote dell’Amazzonia, dimostrando come la dedizione e l’impegno possano fare una reale differenza nella vita di molti.
Il nostro sentito ringraziamento va al medico italiano Alberto Vaona che, insieme ad altri due collaboratori, ha ideato l’iniziativa “Io Sono Amazzonia”. Durante questa avventura, i tre protagonisti hanno attraversato in bicicletta la Transamazzonica con l’obiettivo di documentare la drammatica condizione della foresta amazzonica e dei suoi abitanti nativi. Nel corso dell’impresa sportiva, i ciclo-viaggiatori hanno promosso la raccolta fondi in favore del progetto “Dottori delle Acque” attraverso i loro canali social e tra i loro contatti e follower.
LE SCUOLE NEL PARCO JAUAPERI: RICOSTRUIRE IL CUORE PULSANTE DELLE COMUNITA’
Siamo lieti di condividere gli ultimi risultati del progetto di Rafforzamento dell’educazione nel Parco Nazionale dello Jauaperi che, oltre a portare educazione ambientale si occupa anche di ricostruire e ristrutturare le scuole del parco.
Una missione dettata dall’urgenza dopo le devastanti inondazioni del 2021-2022 e realizzata dalla Cooperativa locale CoopXixuaú con il sostegno di Amazônia e Amazon Charitable Trust, in partnership con l’Assessorato all’Educazione scolastica di Rorainopolis e l’ente parco Instituto Chico Mendes de Conservação da Biodiversidade (ICMBio).
Le scuole non sono solo luoghi di apprendimento, ma il cuore pulsante delle comunità locali, l’anello di congiunzione con l’istruzione per i giovani. Migliorare le loro condizioni è cruciale per sostenere l’apprendimento all’interno di contesti forestali unici, preservando al contempo le preziose risorse naturali e i modi di vita tradizionali, radicati nella cultura amazzonica.
Alcune scuole, come quella della comunità di Bela Vista, richiedevano più di una semplice ristrutturazione: necessitavano di una ricostruzione totale. Grazie all’incredibile sforzo congiunto di CoopXixuaú e dei residenti locali, la ricostruzione è ormai quasi completata e l’inaugurazione della nuova scuola è prevista per il prossimo giugno!
Le scuole nelle comunità del Parco Nazionale dello Jauaperi devono essere ricostruite e l’insegnamento migliorato dopo la lunga interruzione causata dal Covid-19, peggiorata dalle inondazioni record del 2021 e del 2022 e dall’ultima siccità estrema, fenomeni che hanno causato ingenti danni strutturali alle scuole. È necessario riparare i sistemi idrici e igienico-sanitari e riabilitare le cucine per sostenere i programmi di mensa scolastica municipali e nazionali, come il Programma nazionale dei pasti scolastici (PNAE). Alcune scuole sono inadeguate per l’insegnamento e necessitano di materiali per fornire un ambiente didattico sicuro e idoneo per studenti e insegnanti, nonché condizioni per garantire un’adeguata sicurezza alimentare e idrica nelle scuole. Pertanto, il progetto è essenziale per integrare la strategia educativa dei governi locali che hanno difficoltà a fornire materiali di base e a rinnovare le scuole nelle comunità del Parco.
Intuito del progetto è rafforzare l’istruzione di base dei bambini e dei giovani, migliorando l’ambiente scolastico, al fine di consentire migliori condizioni di apprendimento e contribuire allo sviluppo degli studenti. Per raggiungere questo obiettivo, si concentra su due obiettivi più specifici:
- Ricostruzione delle scuole: rinnovare e ricostruire, quando necessario, le scuole materne ed elementari presenti nelle comunità del Parco, fornendo materiali da costruzione in base alle loro esigenze strutturali, nonché mobili e attrezzature didattiche per le aule e le cucine;
- Consapevolezza ambientale: sviluppare seminari di sensibilizzazione ambientale con studenti e insegnanti incentrati sulla conservazione della natura, compreso il corretto smaltimento dei rifiuti solidi e altre cure per i fiumi e le foreste nella regione del Parco.
Ringraziamo i partner Fosit, Rothoblas, Trentino Insieme, Riccio Giramondo, Fondazione Quarta de Matteis e Torchiani Servizi Ecologici per il prezioso sostegno.
Ritorno in Amazzonia
Grande allegria in Amazzonia per la recente visita della nostra vicepresidente!
Dopo una lunga assenza, Tiziana Faraoni è tornata a visitare il Parco dello Jauaperi, dove Amazônia lavora da tanti anni.
“È stato bello vedere i tanti progressi, i risultati concreti raggiunti negli anni. La CoopXixuaú sta facendo un lavoro fantastico con il suo ecoturismo comunitario, portando reddito e migliori condizioni di vita a tante famiglie del parco.
Abbiamo raggiunto diversi villaggi e visitato i lavori realizzati con il supporto di Amazônia, come il centro comunitario del villaggio indigeno Gaspar e quello della comunità di Itaquera. Nella comunità di Bela Vista abbiamo constatato i progressi del progetto educazione che portiamo avanti insieme al partner inglese ACT, con il quale stiamo ricostruendo le scuole del parco.
É stato bellissimo tornare a stare con gli amici, vedere i bambini del mio tempo diventati padri. Un’emozione dopo l’altra!”
Tiziana è la picture editor responsabile dell’importante news magazine italiano “L’Espresso” e del TOFM – The Official Ferrari Magazine. Durante il suo soggiorno la vice presidente e il team del nostro partner VisionAir hanno realizzato riprese e fotografie che andranno ad arricchire l’archivio di immagini della cooperativa locale, nostro partner per l’esecuzione dei progetti nel parco.
Fiume di Luce: i capitoli conclusivi di un progetto di successo
“Aver partecipato come educatore al Progetto Rio de Luz è stato un processo che ha illuminato il mio percorso professionale e personale.”
Così, in una nota, l’educatrice Renata Almeida descrive la sua esperienza di due mesi nel Parco Nazionale dello Jauaperi.
“Ho imparato molto sull’essere bambino, sulla vita a contatto con la natura, sull’educazione rurale, sulla semplicità, sulle competenze, sull’essere in una comunità e, soprattutto, ho imparato molti modi per rispettare la foresta e il suo fascino. Ho capito che l’educazione avviene e si costruisce continuamente: nella preparazione collettiva della farina, nella pesca, nell’equilibrio che richiede la canoa, nel lavoro dei campi, nel gioco e nella socializzazione.
In ognuna delle dieci comunità che ho attraversato ho potuto sentire la forza della foresta, del fiume e delle persone che lì vivono e si prendono cura dei territori. Ho avuto il privilegio di incontrare persone incredibili e stimolanti e di imparare a prendermi cura della natura, degli spiriti della foresta e di molti modi di vivere semplicemente, nutrendosi di ciò che la terra e l’acqua forniscono. Ho potuto infatti assaggiare pesci diversi, preparati in svariati modi, sempre molto gustosi, che hanno nutrito il mio corpo e mi hanno riempito di un’energia ‘fluviale’ indescrivibile.
Ancora piena di gioia e di insegnamenti, sento la forza che attività come i laboratori di educazione ambientale del Progetto Rio de Luz hanno nelle comunità e, pertanto, auguro lunga vita al Progetto, affinché continui a illuminarsi e a fluire nella vita di tante persone, e che consenta, sempre di più, la condivisione di esperienze e conoscenze tra comunità e persone.
Ringrazio tutti coloro che hanno incrociato il mio cammino in questa immensità dell’Amazzonia, soprattutto i bambini, gli insegnanti e i professori! Prendo questa esperienza con affetto, nella mente e nel cuore! Grazie mille a CoopXixuaú, alla ONG Amazônia e ad Amazon Charitable Trust, per l’opportunità e la fiducia!”
Noi di Amazônia vorremmo ringraziare Renata, i coordinatori delle scuole rurali Alzilete e Oscar, tutti gli insegnanti, i genitori e i leader comunitari che hanno reso il progetto un successo!
Il progetto è frutto della collaborazione tra gli assessorati per l’istruzione di Amazonas e Roraima, ICMBio, CoopXixuaú, Amazônia e Amazon Charitable Trust, con il supporto di Rothoblaas, Trentino Insieme, Fosit, Riccio Giramondo, Fondazione Quarta de Matteis e Torchiani Servizi Ecologici.
Grazie a Projeto BioClimAmazônia – INPA e FAPEAM, Laboratório de Psicologia e Educação Ambiental – INPA per il materiale didattico.
Questo sforzo collaborativo è un brillante esempio di ciò che può essere ottenuto quando diverse entità si uniscono con uno scopo condiviso.
EMANUELA EVANGELISTA PORTA L’AMAZZONIA IN ITALIA CON IL SUO LIBRO
Appena concluso il tour della presidente di Amazônia, in Italia per presentare il suo libro “Amazzonia. Una vita nel cuore della foresta” (Editori Laterza).
L’autrice dichiara: “Nel libro ho cercato di raccontare l’umanità e gli spazi che rendono questo luogo eterogeneo uno dei più affascinanti del pianeta, la bellezza dei territori e dei suoi abitanti, non solo umani, oltre alla paura e all’incanto che scaturiscono dal contatto senza mediazioni con la natura. Ma anche la violenza, le miniere illegali, il disboscamento, le speculazioni, il bracconaggio, la lotta dei nativi in difesa della foresta. Il libro vuole essere il mio contributo personale al dibattito sulla questione ambientale e sulle sfide attuali e future che il pianeta deve affrontare”.
Il tour di Emanuela ha toccato numerose città italiane, tra cui Milano, Lucca, Firenze e Roma, ma ha riservato uno spazio speciale anche a Lanuvio, la città natale della biologa. Durante questo percorso, il pubblico ha avuto l’opportunità di immergersi nelle profondità della foresta amazzonica attraverso le descrizioni coinvolgenti di Emanuela. Inoltre, il tour ha offerto una preziosa occasione per conoscere da vicino il significativo lavoro svolto dall’associazione Amazônia nel preservare e tutelare questa straordinaria e vitale parte del nostro pianeta. Il libro ha ottenuto un notevole successo, tanto da essere ristampato a soli trenta giorni dal suo debutto in libreria.
Tra ottobre e dicembre Emanuela ha rilasciato diverse interviste e partecipato a numerose trasmissioni radiofoniche e televisive, sottolineando con enfasi l’importanza e l’urgenza di perseguire la costruzione di un modello di società fondato su criteri di maggiore responsabilità in ambito sociale, ambientale ed economico.
Nel corso delle sue apparizioni pubbliche, non ha mancato di evidenziare l’attuale situazione di siccità estrema e senza precedenti che affligge l’Amazzonia e i popoli della foresta, con conseguenze devastanti per l’ecosistema e per le comunità̀ che dipendono dalla foresta e dai fiumi per la sussistenza.
Insieme al partner Amazon Charitable Trust Emanuela ha inoltre partecipato alla COP 28 di Dubai, seguendo attentamente le negoziazioni della Conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite. In questo importante evento si sono discusse le sorti del nostro pianeta e le possibili soluzioni per contrastare la crescente crisi climatica.
Pianeta Terra Festival, Lucca
Camera dei Deputati, Roma
Marostica, Centro Culturale
BookCity, Milano
Festival L’Eredità delle Donne, Firenze
Fiera Più Libri, Più Liberi
Quante storie, RAI 3
Alla scoperta del Ramo d’Oro, RAI 3
La Forza delle Donne, Uno Mattina RAI 1
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Elenco degli appuntamenti del tour di presentazione del libro:
8/10 – Lucca – Festival Pianeta Terra. Dialogo con Alessandra Viola.
15/10 – Reggio Emilia – Festival Finalmente Domenica, Dialogo con Davide Papotti. Ridotto del Teatro Valli.
16/10 – Borgomanero – Oratorio di Borgomanero, in collaborazione con PIME.
23/10 – Roma – Camera dei Deputati, Sala Matteotti, Piazza del Parlamento 19. Saluti Istituzionali: On. Andrea Volpi (Deputato della Repubblica), On. Fabio Porta (Deputato della Repubblica). Moderato da Stefano Zago (Direttore Teleambiente); Interventi di Simone Santilli (Assessore all’Ambiente – Lanuvio), Pierluigi Sassi (Presidente di Earth Day Italia).
28/10 – Albano Laziale – Le Promesse Libreria Bistrot, in dialogo con Francesca Guercio.
7/11 – Lanuvio (RM), Sala delle Colonne Villa Sforza Cesarini, in dialogo con Antonella Rizzo. Interventi del Sindaco di Lanuvio on. Andrea Volpi e del Presidente del Consiglio Comunale Alessandro De Santis.
10/11 – Roverè della Luna (TN), Circolo Culturale Ricreativo.
12/11 – Marostica (VI), Centro Culturale ex Chiesetta San Marco, a cura di ASD Progetto Sport e Cultura.
13/11 – Cartigliano (VI), Villa Morosini Cappello, a cura di ASD Progetto Sport e Cultura.
14/11 – Modena, Sede Foreste per Sempre ODV – Gev Modena.
16/11 – Brescia, Nuova Libreria Rinascita, in dialogo con Giovanni Mori (Fridays For Future).
17/11 – Bergamo, Libreria Incrocio Quarenghi.
18/11 – Milano, Fabbrica del Vapore, nell’ambito di BookCity Milano, in dialogo con Daria Bignardi.
25/11 – Firenze, Festival L’Eredità delle Donne, Manifattura Tabacchi, Sala Ridotto, in dialogo con il Edoardo Vigna.
10/12 – Roma, Fiera Più Libri, Più Liberi, in dialogo con Paolo Di Paolo.
Emergenza siccità in Amazzonia
Una siccità estrema e senza precedenti affligge l’Amazzonia e i popoli della foresta
Il livello dei fiumi amazzonici si è ridotto drammaticamente e ha raggiunto record mai registrati prima. Il caldo estremo, la scarsità di piogge e i fumi di numerosi incendi stanno mettendo in ginocchio le popolazioni locali, innescando una crisi umanitaria, sanitaria e ambientale.
Amazônia partecipa alle operazioni di soccorso per portare cibo, acqua potabile, farmaci e beni di prima necessità a centinaia di famiglie rimaste isolate nelle regioni più remote della foresta.
Aderisci alla raccolta fondi donando anche un piccolo contributo, aiuterai le comunità indigene e tradizionali a superare una crisi di cui non sono responsabili perché continuino ad essere i guardiani della foresta pluviale più grande del pianeta.
L’Amazzonia brasiliana sta attraversando la stagione secca più estrema mai registrata finora.
Aggravata dal riscaldamento globale provocato dall’uomo e rafforzata dal fenomeno El Niño, che non ha ancora raggiunto il suo picco, questa eccezionale siccità ha fatto scendere il fiume Negro – uno dei principali dell’intera regione – ai livelli più bassi registrati negli ultimi 121 anni. Altri fiumi importanti come il Solimões, il Purus, il Madeira e lo stesso Rio delle Amazzoni registrano livelli estremi di siccità. Secondo le previsioni, queste gravi condizioni climatiche dureranno almeno fino alla metà del 2024.
Le conseguenze ambientali sono drammatiche, lo stress termico subito da miliardi di alberi ne aumenta la mortalità, riducendo la capacità della foresta di generare le proprie piogge. Oltre 150 delfini sono stati trovati morti in un lago del Rio delle Amazzoni dove la temperatura dell’acqua ha raggiunto i 39°C, ovvero due gradi al di sopra della temperatura corporea umana. Enormi quantità di pesci e altre specie acquatiche stanno morendo a causa dell’aumento della temperatura nei bacini idrici e della riduzione del contenuto di ossigeno nell’acqua.
La scarsità di acqua ha un impatto diretto anche sulla vita dei popoli della foresta.
Migliaia di persone sono isolate nelle regioni più remote, l’abbassamento del livello dei fiumi ostacola il flusso delle imbarcazioni, la principale forma di trasporto nella regione e l’unico mezzo di accesso alle strutture sanitarie e scolastiche per molte famiglie. La siccità minaccia la sussistenza quotidiana delle popolazioni che tradizionalmente dipendono dalla pesca e dall’agricoltura. In molti villaggi l’acqua non è più potabile e sta diventando sempre più alto il rischio di malattie e infezioni.
Serve intervenire con urgenza e il tuo contributo è fondamentale!
- Con una donazione di 20 euro, garantirai acqua potabile per una settimana a una famiglia nativa;
- Con una donazione di 45 euro, garantirai cibo per una settimana a una famiglia nativa;
- Con una donazione di 70 euro, garantirai acqua potabile e cibo per una settimana a una famiglia nativa;
- Con una donazione di 170 euro, garantirai acqua potabile, cibo e medicine essenziali per almeno 3 settimane a una famiglia nativa.
Grazie!
Un ringraziamento speciale ai fotografi che ci hanno gentilmente concesso queste straordinarie immagini per raccontare il dramma in Amazzonia e per organizzare la Campagna di Raccolta Fondi:
Amazônia Real IG @amazoniareal
Tommaso Protti IG @tomprotti
Tadeu Rocha IG @eu.tadeu
Fiume di Luce: i bambini come Custodi dell’Amazzonia – Edizione 2023
Crediamo che i bambini siano la chiave per un futuro sostenibile: vogliamo trasformarli in portatori di conoscenza, rispetto dell’ambiente e difensori dell’ecosistema amazzonico.
Il Parco Nazionale dello Jauaperi è abitato da circa 1.500 persone, suddivise in 14 comunità. Nella regione non esistono politiche pubbliche per la gestione dei rifiuti solidi e liquidi (in prevalenza oggetti in plastica, lamiera, alluminio e vetro, elettrodomestici, combustibili, detergenti e prodotti chimici, etc.) e ogni villaggio deve provvedere autonomamente alla raccolta e allo smaltimento degli stessi, eliminandoli in loco oppure trasportandoli nei centri di smaltimento delle città di Manaus e Novo Airão, distanti circa 400 km. Nella maggioranza dei casi, i villaggi non dispongono di mezzi fluviali ed economici per affrontare questo trasporto e i rifiuti prodotti giacciono nei pressi delle aree abitate oppure sono riversati al fiume.
Nonostante il forte legame e la dipendenza dall’ambiente circostante per l’alimentazione, gli spostamenti, la costruzione di residenze e mezzi di locomozione, gli abitanti del parco, hanno acquisito negli ultimi decenni abitudini e costumi propri del contesto urbano come il consumismo, l’uso della plastica e di combustibili fossili.
Insieme alla globalizzazione dei consumi non è arrivata la nozione del rischio ambientale insito nell’uso dei prodotti industrializzati. Mancano conoscenze per realizzare un’adeguata raccolta differenziata dei rifiuti e una corretta separazione dei materiali di scarto. Manca la consapevolezza del potenziale inquinante dei liquami di scarto e dei combustibili fossili che, spesso, sono riversati nei fiumi deteriorando le risorse idriche utilizzate per il consumo alimentare e per l’igiene personale.
L’educazione ambientale, intesa come consapevolezza del valore della foresta, delle sue risorse naturali e dell’integrità̀ dell’ambiente, è un caposaldo imprescindibile per la conservazione dell’ambiente forestale e quindi, per la sopravvivenza e lo sviluppo sostenibile delle popolazioni della regione.
Negli anni, Amazônia ha realizzato diverse azioni di educazione ambientale, tra le quali l’organizzazione di corsi e seminari per adulti residenti nel parco, con l’obiettivo di contenere le attività dannose per il patrimonio forestale. Ha organizzato workshop intensivi con lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche in foresta, con particolare attenzione alle questioni climatiche. Per la fascia più giovane della popolazione, compresi bambini e adolescenti, ha realizzato numerose occasioni di educazione ambientale, attraverso momenti di lettura, disegno, e ludo-didattica.
Nel 2022 abbiamo realizzato un progetto pilota coinvolgendo 5 scuole del Parco Nazionale dello Jauaperi. Il progetto si è concluso con grande successo e una richiesta unanime di continuare da parte delle comunità locali, dei genitori, degli insegnanti e delle autorità.
Nel 2023, Fiume di Luce si amplia, svolgendo azioni di educazione ambientale nelle 14 scuole del parco per divulgare il valore della foresta, della sua conservazione e delle conoscenze tradizionali, la gestione dei rifiuti e il loro corretto smaltimento e le misure necessarie per prevenire l’inquinamento delle acque fluviali.
I Nostri Obiettivi Chiave
-Sensibilizzare 10 comunità sull’importanza della preservazione dell’ambiente e della foresta amazzonica.
-Coinvolgere 185 ragazzi nella pulizia dei villaggi e dell’ambiente circostante.
-Potenziare le competenze didattiche di 10 insegnanti.
-Beneficiare economicamente 25 adulti coinvolti nell’esecuzione del progetto.
-Coinvolgere 100 famiglie native nei benefici educativi ed economici del progetto.
-Contribuire al rafforzamento dell’educazione dei giovani nativi e alla gestione sostenibile delle loro comunità.
Come lo facciamo
Gli educatori stanno aiutando a colmare il divario tra la saggezza tradizionale e la comprensione contemporanea. Attraverso lezioni coinvolgenti ed esperienze pratiche, stanno coltivando una generazione di individui attenti all’ambiente che fungeranno da guardiani del futuro della foresta pluviale.
Lezioni Coinvolgenti: Utilizziamo un approccio che combina lezioni esplicative con materiale multimediale adattato all’età dei bambini. Attraverso video educativi, animazioni e fotografie, vogliamo sensibilizzare i giovani sull’importanza della tutela dell’ambiente.
Attività Ludiche e Formative: Abbiamo progettato attività divertenti e coinvolgenti sia in classe che all’aperto. Attraverso giochi, laboratori creativi, esperimenti e momenti di condivisione, intendiamo rafforzare la motivazione dei bambini e creare un ambiente di apprendimento stimolante.
A conclusione del percorso, è prevista una cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione, in presenza delle famiglie.
Il progetto è frutto della collaborazione tra gli assessorati per l’istruzione di Amazonas e Roraima, ICMBio, CoopXixuaú, Amazônia e Amazon Charitable Trust, con il supporto di Rothoblaas, Trentino Insieme, Fosit, Riccio Giramondo, Fondazione Quarta de Matteis e Torchiani Servizi Ecologici.
Grazie a Projeto BioClimAmazônia – INPA e FAPEAM, Laboratório de Psicologia e Educação Ambiental – INPA per il materiale didattico.
Questo sforzo collaborativo è un brillante esempio di ciò che può essere ottenuto quando diverse entità si uniscono con uno scopo condiviso.
Seguici per rimanere aggiornato su questo straordinario viaggio e se puoi, contribuisci alla sua realizzazione!
UNA NUOVA VESTE GRAFICA
La nostra storia comincia 18 anni fa, come conseguenza diretta dell’incontro con i popoli della foresta. Nel cuore dell’Amazzonia, in un piccolo villaggio remoto, incastonato in una lussureggiante foresta primaria e intatta, un gruppo di esperti, conoscitori e appassionati difensori dell’ambiente, stabilisce con la popolazione nativa un patto di fiducia, con l’obiettivo comune di proteggere la foresta. Per sempre.
Passo dopo passo, abbiamo raggiunto obiettivi sempre più ambiziosi e realizzato progetti capaci di diffondere conoscenze, di proteggere ambienti delicati e di cambiare la vita di molte persone.
Per questo abbiamo deciso di farci un regalo e rinnovare la nostra veste grafica: un nuovo logo, un nuovo sito, un nuovo colore.
Vi piacciono?
Nuovo logo
Il bradipo è da sempre il nostro simbolo e descrive il nostro profondo legame con la foresta. Lo abbiamo stilizzato, trasformato, un po’ anche nascosto, ma è sempre lui: l’animale che meglio rappresenta lo spirito della nostra organizzazione, risultato di un lento adattamento all’ambiente, con il quale vive in totale armonia.
La specie ha una lunga storia evolutiva, le cui radici affondano nell’Eocene. Per 35 milioni di anni i bradipi hanno vissuto nelle foreste tropicali e hanno una relazione intima con gli alberi, dai quali dipendono.
Il successo evolutivo di questa specie, lenta e pacifica, è ancora un mistero. Abitante esclusivo della foresta tropicale, il bradipo si arrampica in alto sugli alberi al mattino per ottenere energia dal sole e, quando è molto caldo, ritorna all’ombra. Se non vivesse in ambienti caldi e umidi coperti da alberi, forse, il bradipo potrebbero muoversi più velocemente. Ma nel corso di innumerevoli generazioni, ha raggiunto un ritmo di vita perfettamente adatto al suo ambiente.
Nuovo sito
Il restyling ha interessato anche il nostro sito web, che ha cambiato vestito, diventando più ricco di contenuti e informazioni aggiornate, più dinamico e coinvolgente.
Attraverso questo nuovo sito vorremmo riuscire a comunicare e trasmettere ciò che l’Amazzonia ci ha insegnato in vent’anni, condividere con voi le esperienze, i successi e gli insuccessi. Vogliamo coinvolgervi, raccontarvi le storie delle persone che vivono la foresta, condividere idee e progetti e diffondere un messaggio di armonia e rispetto.
Vogliamo continuare ad ispirarci alla natura, osservare i suoi equilibri ed imparare a rispettarli per quello che sono.
E chi, se non le popolazioni locali, può insegnarci la cultura del rispetto?
Nuovi colori
Il Bioma Amazzonia racchiude la maggior foresta tropicale rimasta sul pianeta e il maggior fiume, per lunghezza e per portata.
Se avete dato un’occhiata al nostro nuovo sito avrete sicuramente notato l’unicità del colore: ibrido tra verde e blu, un mix di tinte che ci vuole far volare nel cuore pulsante dell’Amazzonia. In quella foresta che è la nostra casa, dove le piante di un verde brillante si specchiano nelle acque dei corsi d’acqua che le attraversano. Dove i confini tra cielo e terra sono indefiniti. Ed indefinito è anche il colore che è stato creato appositamente per noi.
Possiamo chiamarlo verde amazzone, blu turchese o azzurro foresta…qualsiasi sia il nome che gli daremo sta di fatto che chiudendo gli occhi ci riporterà lì, in quel magico mondo lontano.
Grazie al nostro partner VisiOnAir per lo splendido restyling grafico. Un regalo prezioso per i nostri 18 anni!
Fiume di luce, educazione ambientale per le comunità tradizionali amazzoniche
Si è concluso con successo il nostro nuovo progetto di Educazione ambientale in Amazzonia!
I popoli della foresta sono i suoi primi guardiani e, da millenni, vivono in armonia con l’ambiente circostante. Eppure, anche nei luoghi più remoti del Bioma, le nuove generazioni affrontano una sfida difficile: la transizione verso la modernità, l’uso della tecnologia e l’avvicinamento alla realtà urbana e al consumismo.
Con questo progetto pilota, una partnership tra Amazônia, Amazon Charitable Trust e CoopXixuaú, finanziato da Cerchi d’onda Onlus, si è voluto dare loro alcuni degli strumenti necessari per comprendere il valore di un ambiente sano ed equilibrato e la necessità di mantenerlo tale.
Il progetto ha ricevuto il nome simbolico di “Rio de Luz” (Fiume di Luce), legando l’ambiente fluviale in cui i ragazzi vivono al concetto di luce come simbolo di vita e conoscenza.
Avviate a gennaio del 2022 e concluse a giugno dello stesso anno, le attività hanno coinvolto 5 scuole del Parco Nazionale dello Jauaperi, nel cuore dell’Amazzonia brasiliana. Il progetto ha voluto offrire un modello di educazione ambientale alle giovani generazioni delle comunità beneficiare in modo da diffondere una giusta consapevolezza su temi quali il valore della foresta, la sua conservazione, le conoscenze tradizionali, la gestione dei rifiuti, l’inquinamento dell’acqua del fiume e le misure adeguate per evitare il degrado ambientale.
Le lezioni sono state tenute da un’insegnante di educazione ambientale, con il supporto del nostro staff e degli insegnanti locali. L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio delle autorità scolastiche municipali e il sostegno delle leadership delle comunità tradizionali coinvolte.
Sono stati adottati vari metodi per sviluppare l’obiettivo prefissato: per i più piccoli si è pensato di svolgere attività di creatività e disegno; per i più grandi, invece, si è optato per un maggiore approfondimento dei contenuti. I 70 alunni beneficiati dal progetto hanno assistito video e disegni animati, ascoltato podcast, seguito lezioni specifiche e partecipato a esperienze formative pratiche come la raccolta differenziata dei rifiuti. Le attività ludico-pedagogiche, svolte sia in classe e che all’aperto, hanno permesso una riflessione autonoma dei bambini e ragazzi sui temi principali sopra descritti e si sono servite di una serie di strumenti utili per ogni fascia d’età: il gioco, il disegno, la musica, i laboratori creativi ed esperienziali.
A conclusione del percorso, si è tenuta una piccola cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione, in presenza delle famiglie, funzionale a rinforzare il messaggio della necessità della preservazione ambientale nelle comunità tradizionali, nonché di riconoscimento dell’impegno dei bambini e dei ragazzi, utile a consolidare l’apprendimento.
La foresta amazzonica riveste oggi un ruolo cruciale per il contenimento del caos climatico e, quindi, per il futuro dell’umanità. A sua volta, il benessere della foresta dipende anche dalle prossime generazioni di abitanti nativi, che saranno i più importanti custodi dell’immenso patrimonio di biodiversità tropicale!
Ringraziamo tutti i partecipanti, gli insegnanti e i partner coinvolti e ci auguriamo nuove collaborazioni in favore dei popoli della foresta e per il futuro dell’amazzonia e dell’umanità.
ABC, Amazon Biodiversity and Carbon Expedition
Una spedizione scientifica senza precedenti. La prima su larga scala e multidisciplinare realizzata nel Parco Nazionale dello Jauaperi.
L’equipe, di base allo Xixuaú e guidata dal prof. Carlos Peres dell’Istituto Nazionale di Ricerca in Amazzonia (INPA), ha riunito 24 persone, tra ricercatori e studenti di numerose istituzioni brasiliane tra cui il famoso Museo Emilio Goeldi di Belém e le università federali di Amazonas, Santa Catarina e Rio Grande do Sul.
Amazon, Biodiversity and Carbon Expeditions è il nome per esteso del progetto che ha mobilizzato, per 15 giorni di ricerca intensiva, una task force senza precedenti in zone di foresta inesplorate.
Scopo della spedizione è stato realizzare un’indagine quantitativa della biodiversità della foresta indisturbata di terra firme, inclusi vertebrati, piante e non vertebrati, come piccoli e grandi mammiferi, uccelli, lucertole, rane, pesci (tramite eDNA da campioni d’acqua), felci, alberi, coleotteri, api, formiche, termiti e altri ditteri. L’indagine ha incluso anche la misurazione dello stock di carbonio forestale e della biomassa epigea, i paesaggi sonori utilizzando registratori automatici e l’uso di trappole fotografiche.
Nei prossimi anni, ABC Expeditions realizzerà una spedizione multi-taxa in ciascuno dei 12 principali bacini fluviali, coprendo tutti i 9 stati dell’Amazzonia brasiliana e raccogliendo importanti informazioni per il futuro del Bioma.
Fieri di aver contribuito alla prima grande spedizione scientifica nel parco e molto ansiosi di vedere (e farvi vedere!) i primi risultati e le prime immagini registrate!
Stay tuned!
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La spedizione è stata possibile grazie al sostegno dell’Università Norvegese di Scienze Naturali, di Amazon Charitable Trust e Amazônia Onlus, con l’appoggio logistico di CoopXixuaú e il consenso dell’Istituto Chico Mendes per la Biodiversità – ICMBio.
Tutti i membri del team sono stati doppiamente vaccinati e testati per Covid 24. Tutte le attività sono state svolte all’aria aperta e tutti i protocolli anti Covid rispettati.
Dottori delle acque – la salute navigando
Risale i fiumi controcorrente il battello ambulatorio di Doutores Das Águas, portando cure e assistenza medica nei villaggi più isolati del bacino del Rio delle Amazzoni. Settimane di navigazione, decine di fermate per visitare circa 2000 nativi in ogni spedizione. Per molti di loro è l’unica occasione per incontrare un medico o un dentista e l’unica opportunità per procurarsi medicine fondamentali per il proprio benessere e quello dei propri figli.
Normalmente, il battello pullula di volontari: medici, infermieri, dentisti, odontotecnici, educatori e animatori formano una squadra di 50 persone a bordo. Quest’anno, a causa delle restrizioni imposte dai protocolli anti-Covid l’equipe medica è stata ridotta a personale con doppia dose di vaccino e le attività sono state ripensate in linea con le misure di sicurezza anti contagio per evitare assembramenti e contenere la diffusione del virus.
Lo staff ridotto a 20 specialisti ha offerto visite specialistiche, interventi odontoiatrici e di piccola chirurgia, farmaci, vaccini ordinari oltre a test per l’epatite e per malattie a trasmissione sessuale, le ultime delle quali (in particolare la sifilide) sono state riscontrate con una incidenza superiore a quanto emerso dallo screening effettuato nel 2019.
Amazônia supporta azioni sanitarie con l’obiettivo di promuovere il miglioramento degli indicatori di salute e della qualità della vita tra i popoli della foresta.
Per questo, sosteniamo anche la campagna vaccinale contro il Covid19. In collaborazione con gli Assessorati alla Salute lavoriamo per sensibilizzare la popolazione, mantenere i nativi informati sull’arrivo dei vaccini e sostenere le spese di trasporto delle famiglie più isolate fino ai posti di vaccinazione.
Un ringraziamento speciale ad ACQUASAN aver permesso il viaggio dei “dottori fluviali”!
Guarda il video del viaggio dei Dottori delle Acque!
Record del Rio Negro: in Amazzonia è emergenza allagamenti
L’appello di Amazônia Onlus: “Le inondazioni causano vulnerabilità, perdita di beni e malattie. Le famiglie devono abbandonare le abitazioni. C’è bisogno di tutto”
“In Amazzonia stiamo registrando allagamenti di portata eccezionale. Quest’anno il porto di Manaus ha registrato un livello record di 30,02 metri sul Rio Negro, il più alto dal 1902, quando sono iniziati i rilievi. Con l’acqua che invade le case sulle rive dei fiumi, la popolazione locale è in una situazione di estrema vulnerabilità, sta perdendo i propri beni ed è esposta sempre più al rischio di contrarre malattie, oltre che a problemi di sicurezza alimentare. Non bastava il Covid”. Con queste parole Emanuela Evangelista, direttamente dall’Amazzonia, racconta quello che sta succedendo in questo momento nella foresta pluviale: un’emergenza di cui si parla ancora poco in Italia.
“Le inondazioni sono eventi stagionali ordinari a cui le popolazioni locali sono abituate e normalmente preparate ad affrontare, ma l’Amazzonia è sempre più spesso colpita da fenomeni estremi, probabilmente esasperati dal caos climatico”, afferma la presidente Amazônia Onlus, evidenziando che quest’anno tutte le normali precauzioni non sono bastate.
Il bacino amazzonico ha il suo ciclo naturale: da giugno a novembre, con la cosiddetta “vazante”, l’acqua scende e da dicembre a maggio l’acqua risale, effettuando la “piena”. Nell’ultimo decennio, secondo i rilievi della Rede Hidrometeorológica Nacional, il processo di piena e riflusso è diventato più accentuato, con livelli d’acqua nei fiumi sempre più estremi.
A seguito delle piene eccezionali in corso, le coltivazioni stanno finendo sott’acqua assieme ai piccoli allevamenti, la pesca sta diventando sempre più difficile per via della vastità delle zone allagate. Procacciarsi il cibo è diventato sempre più difficile e molte famiglie hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni in piena pandemia, nonostante vivano su palafitte. C’è bisogno di tutto: cibo, farmaci, prodotti per l’igiene, carburante per gli spostamenti, risorse economiche per riparare i danni e ricostruire.
Abbiamo allertato le autorità locali, raccolto immagini e testimonianze e inviato petizioni perché venga dichiarato lo stato di emergenza. Porteremo aiuti in questo momento difficile e nel post-allagamento, quando sarà necessario censire i danni e porvi rimedio.
Non lasciamoli soli.
Fai la tua donazione e aiuta la foresta e i suoi abitanti in difficoltà.
La foresta ci sta proteggendo (con il tuo aiuto)
Esattamente un anno fa, Il 17 febbraio, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella conferiva la nomina di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana a Emanuela Evangelista, presidente di Amazônia Onlus, proferendo le seguenti parole: “per il suo costante impegno, in ambito internazionale, nella difesa ambientale, nella tutela delle popolazioni indigene e nel contrasto alla deforestazione”. In quel momento nessuno poteva immaginare che neanche un mese dopo (l’11 marzo 2020) l’OMS avrebbe dichiarato lo stato di pandemia. E noi di Amazônia Onlus non potevamo immaginare quali sfide avremmo dovuto affrontare.
Nel 2020 l’emergenza Covid ha avuto un effetto devastante in Amazzonia e, recentemente, si è intensificata. Un nuovo ceppo del virus ha travolto e debilitato per la seconda volta il sistema sanitario a Manaus e si sta ora diffondendo rapidamente nell’entroterra. Il fabbisogno giornaliero di ossigeno nella capitale di Amazonas è di 80mila litri al giorno – 3 volte il normale – e la produzione locale non riesce a tenere il passo con l’enorme richiesta. Le comunità indigene e tradizionali hanno una sola possibilità di proteggersi dal virus: restare in foresta. I piccoli villaggi amazzonici, isolati e accessibili solo in barca, non hanno commerci alimentari, nessuna assistenza sanitaria né farmaci né trasporto d’emergenza, il che rende gli abitanti estremamente vulnerabili in caso di contagio. Questi vivono principalmente di pesca, caccia e raccolta, ma dipendono anche dalle città lontane per una rete di scambi. L’isolamento in queste regioni crea un problema di sicurezza alimentare. Servono scorte, viveri e materiale per procacciarsi il cibo, servono medicine, prodotti di igiene e beni di prima necessità. La carenza di rifornimenti può compromettere il tentativo di autoisolamento e mettere in pericolo l’intera popolazione.
Per questo, dall’inizio della pandemia, Amazônia Onlus ha concentrato le sue azioni verso la protezione dei nativi dal contagio. Una sfida nuova per noi, da portare avanti con modi e mezzi tipici di un’organizzazione di emergenza umanitaria. Abbiamo messo a punto un piano d’azione per aumentare la resilienza delle comunità locali, diffuso informazioni importanti, trasferito rapidamente fondi dall’Europa al Brasile, organizzato e rafforzato una rete di organizzazioni. Da aprile 2020 abbiamo già consegnato 40 tonnellate di prodotti alle 250 famiglie del Parco Nazionale dello Jauaperi, circa 1200 abitanti. Oggi, siamo in contatto costante con gli ospedali più vicini ai quali, con il tuo aiuto, vogliamo donare bombole e concentratori di ossigeno. La foresta ci sta proteggendo ma l’emergenza continua, e con lei la nostra campagna.
Con €100 possiamo garantire cibo e beni primari a una famiglia per un mese.
Con €1000 possiamo salvare una vita acquistando un concentratore d’ossigeno.
Non lasciamoli soli! Dona ora
Iniziativa realizzata in collaborazione con Amazon Charitable Trust, ICMBio, Lojas Bemol
Deforestazione e pandemia in Brasile: la foresta Amazzonica in fiamme
L’attuale pandemia del COVID-19 ha aggravato ulteriormente la situazione della deforestazione in Amazonia, mettendo così a rischio la sopravvivenza dei più poveri e delle comunità locali. Il Brasile è al momento uno degli epicentri della pandemia COVID-19, con quasi 80 mila morti e più di due milioni di casi accertati. Con la stagione degli incendi alle porte, i suoi effetti aggraveranno ulteriormente la deforestazione e i problemi respiratori causati dal virus. In base a quanto afferma l’Instituto Nazionale di ricerche spaziale del Brasile (INPE), nei primi tre mesi dell’anno 2020 c’è stato un aumento del 50% di deforestazione rispetto all’anno precedente. Per di più, i ricercatori del ‘Monitoring of the Andean Amazon Project’ (MAAP) hanno contato più di 900 focolai di incendi nella prima metà di giugno, portando a un aumento del 40% rispetto allo stesso periodo nell’anno 2019. Gli esperti ritengono che un aumento degli incendi potrebbe aumentare le difficoltà respiratorie nella popolazione, già profondamente provata dal coronavirus.
Quindi, la combinazione tra il virus e gli incendi potrebbe avere conseguenze severe nelle condizioni di salute della popolazione locale. Queste problematiche stanno già affliggendo i più poveri e le comunità locali, la cui impossibilità di praticare il distanziamento sociale e l’accesso limitato alle strutture sanitarie sta minacciando la loro capacità di sopravvivenza.
NON LASCIAMOLI SOLI! Amazonia Onlus,Xixuau Amazon Ecolodge e Amazon Charitable Trust supportano le comunità locali, che hanno sempre protetto la foresta Amazzonica.
Per donare con carta di credito, Google pay o Apple pay CLICCA QUI
Per donare con Paypal o Bonifico Bancario CLICCA QUI Grazie!
Covid19 — Cibo e materie prime per l’Amazzonia
Nuovi contagi e nuovi decessi si registrano ogni giorno in Brasile ma è l’Amazzonia la regione a più alto rischio. Il virus si sta diffondendo con grande velocità, il 90% dei comuni è già colpito, anche nell’entroterra, nei villaggi isolati e nelle terre indigene, dove si registrano numerosi decessi.
Impossibile dire esattamente quanti siano i casi, si riportano migliaia di contagi ogni giorno ma le cifre sono sottostimate perché la disponibilità di tamponi è scarsa e la mancanza di comunicazione con le popolazioni isolate non permette un controllo capillare.
Dal piccolo villaggio di Xixuaú, sulle sponde del Rio Jauaperi, nel cuore della foresta, ci parla la biologa italiana Emanuela Evangelista, presidente di Amazônia Onlus, organizzazione che dal 2004 opera per offrire salute, formazione, lavoro, reddito e uno sviluppo sostenibile agli abitanti del Parco Nazionale del Rio Jauaperi, tra gli stati di Amazonas e Roraima.
“La pandemia in Amazzonia presenta ancora una crescita esponenziale e senza un’azione immediata l’impatto sarà sproporzionato. Lo stato degli ospedali è drammatico: mancano letti, mancano respiratori e rifornimenti. Le cattive condizioni sociali ed economiche della regione e le grandi distanze non stanno aiutando ad affrontare l’emergenza.” Il Parco Nazionale dello Jauaperi, nell’Amazzonia brasiliana settentrionale, ospita circa 1000 nativi residenti in 14 villaggi sulle sponde del fiume, a 400 km dalla città più vicina. I piccoli villaggi sono isolati e accessibili solo in barca, non hanno commerci alimentari, nessuna assistenza sanitaria né farmaci, il che rende gli abitanti estremamente vulnerabili in caso di contagio.
La popolazione vive di attività tradizionali come la pesca, la caccia e la raccolta di prodotti della foresta, ma la sopravvivenza dipende anche dalle città lontane che costituiscono una rete essenziale di scambi e commercio.
Per ridurre il rischio di contagio i nativi hanno interrotto i movimenti verso i centri urbani, prendendo misure volontarie di isolamento e restando nella loro foresta. L’isolamento crea però un problema di sicurezza alimentare e di scorte: servono viveri e materiale per procacciarsi il cibo, servono medicine, prodotti di igiene e beni di prima necessità.
La carenza di rifornimenti può compromettere il tentativo di autoisolamento e mettere in pericolo un’intera popolazione con bambini, donne in gravidanza, anziani e persone vulnerabili.
“Stiamo trasportando il necessario per la sopravvivenza di tutte le famiglie del Parco. Più di 300 famiglie hanno già ricevuto 20 tonnellate di provviste, ma non basteranno e la nostra mobilitazione continua!”, dice Evangelista.
La città più vicina al Parco è Manaus, capitale dello Stato di Amazonas, metropoli con il più alto indice di contagi e decessi della regione, in cui la pandemia costringe i cimiteri a sepolture collettive. Alcune materie prime già scarseggiano e stiamo correndo contro il tempo. Per finanziare l’operazione è stata avviata una campagna di crowdfunding e i soldi che si raccoglieranno saranno interamente dedicati a sostenere le famiglie del Parco in questo momento critico.Con € 60 puoi garantire cibo e beni primari a una famiglia per un mese.Donazioni con carta di credito, Google pay e Apple pay: Piattaforma CrowdfundingSe preferisci donare con bonifico bancario o Paypal, clicca qui. Campagna sostenuta da Amazônia Onlus e Amazon Charitable Trust grazie alla collaborazione di Lojas Bemol, ICMBio, Doutores das Aguas e con l’appoggio logistico della CoopXixuaú e dei rappresentanti dei villaggi del parco.
Onorificenza a Emanuela Evangelista
7 Febbraio 2020, Palazzo del Quirinale. Si è tenuta la cerimonia per il conferimento della carica di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana ad Emanuela Evangelista.
“Per il suo costante impegno, in ambito internazionale, nella difesa ambientale, nella tutela delle popolazioni indigene e nel contrasto alla deforestazione” queste le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per Emanuela Evangelista.
Una cerimonia indubbiamente toccante ma anche gratificante per l’attivista romana, venuta in Italia appositamente dal Brasile per il conferimento dell’onorificenza. “Sono molto emozionata e felice di essere qui – ha affermato Emanuela – questo titolo non è solo mio ma di tutta l’associazione e dei nativi che si impegnano costantemente in questo enorme lavoro. Tutto questo ci spingerà a fare di più ma è necessario che l’Italia e gli italiani prendano coscienza della grande responsabilità che abbiamo nella distruzione in atto. Per questo ringrazio il Presidente Mattarella per la sensibilità nell’individuare l’urgenza di un tema che ha bisogno di attenzione continua, non passeggera, e da cui dipende il futuro dell’umanità”.
Membro della Species Survival Commisson (SSC) dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), Emanuela Evangelista è inoltre Presidente di Amazônia Onlus, con sede a Milano e Vice Presidente dell’associazione Trentino Insieme, con sede a Trento.
In Amazonia dal 2000, Emanuela vive nel piccolo villaggio di Xixuaú, sulle sponde del Rio Jauaperi, nel cuore della foresta. “Il nostro lavoro mira a sradicare la povertà – spiega – al fine di ridurre la tendenza alla migrazione urbana, tipica della regione. Operiamo per offrire salute, formazione, lavoro, reddito e uno sviluppo sostenibile ai nativi, indispensabili guardiani della foresta. Le popolazioni indigene hanno sempre avuto bisogno della foresta per sopravvivere ma la foresta oggi, nello scenario attuale, ha bisogno dei suoi abitanti per rimanere in piedi”.
Fondamentale il ruolo dell’ecoturismo che, insieme alla raccolta sostenibile di frutti della foresta, all’artigianato e alla ricerca scientifica, costituisce un’importante fonte di reddito per numerose famiglie. Formazione di tecnici sanitari e agricoli, corsi di gestione, di leadership, di informatica e di lingue, pozzi artesiani, orti comunitari e missioni mediche e, in più, scuole, connessione internet, battelli e motoscafi per uscire dall’isolamento e poter avviare nuove attività. Molteplici anche le opportunità di intercambio culturale attraverso viaggi in altre regioni dell’Amazzonia e del Brasile ma anche in Europa e in Africa.
Nel 2018 quest’area di 600 mila ettari di foresta tropicale protetta e volta all’uso sostenibile dei nativi (circa 1000 persone distribuite in 14 villaggi), è stata riconosciuta come Parco Nazionale (Riserva Estrattiva del Basso Rio Branco e Rio Jauaperi), diventando simbolo di conservazione e lotta al caos climatico.
“L’Amazzonia rischia di diventare savana in soli 15 anni. Il mio appello agli italiani – conclude la biologa – è ad agire. Siamo ancora in tempo, ma dobbiamo agire ora. Abbiamo le risorse economiche e le tecnologie necessarie e per invertire la rotta e riportare il pianeta in zona sicura. Ma non stiamo andando abbastanza veloci. É necessario che i cittadini e tutti i consumatori italiani facciano pressione”.
Onorificenza al Merito per il nostro lavoro!
Emanuela Evangelista è stata insignita dal Presidente della Repubblica Mattarella della carica di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. L’alta onorificenza è stata comunicata oggi, 21 dicembre 2019 e motivata “per il suo costante impegno, in ambito internazionale, nella difesa ambientale, nella tutela delle popolazioni indigene e nel contrasto alla deforestazione”. “Sono onorata e commossa per questo riconoscimento” ha dichiarato Emanuela. “Ne ricevo notizia proprio mentre mi trovo a Manaus, caotica capitale dello stato di Amazonas che esprime con le sue contraddizioni la sofferenza delle popolazioni native e insieme l’urgenza e la complessità delle soluzioni necessarie.
Agli abitanti della foresta va il mio primo pensiero e ringraziamento, senza di loro nessun lavoro di protezione dell’immenso patrimonio amazzonico sarebbe possibile. La comprensione delle loro esigenze è alla base del nostro lavoro, che offre loro alternative concrete per uno sviluppo in armonia con l’ambiente. La comprensione delle ragioni che muovono un Paese verso scelte che possiamo apparentemente non condividere è il primo passo di un dialogo costruttivo e necessario. Credo che la difesa dell’ambiente sia uno strumento di lotta alla povertà e quindi uno strumento di pace nel mondo, per questo mi auguro che il conferimento di questa importante onorificenza possa portare sempre più attenzione al tema del futuro dell’Amazzonia e moltiplicare gli sforzi verso soluzioni comuni e possibili.” Biologa e attivista ambientale, Emanuela Evangelista è membro della Species Survival Commission (SSC) dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), Presidente di Amazônia Milano Onlus e Vice Presidente di Trentino Insieme, organizzazioni impegnate nella cooperazione internazionale, volta a favorire la conservazione della foresta e il contrasto all’esodo dei nativi.
Insieme agli abitanti del fiume Jauaperi tra gli stati brasiliani di Amazonas e Roraima, le organizzazioni hanno realizzato progetti di sviluppo sostenibile e azioni in difesa del diritto alla salute e all’educazione. L’ecoturismo, ad esempio, è diventato fonte di reddito e lavoro per numerose famiglie, insieme alla raccolta sostenibile di frutti della foresta come la noce dell’Amazzonia e alla protezione delle tartarughe di fiume, minacciate di estinzione. La regione è stata recentemente riconosciuta come Parco Nazionale (Riserva Estrattiva del Basso Rio Branco e Rio Jauaperi), 600mila ettari di foresta tropicale protetta e designata all’uso sostenibile esclusivo dei nativi. L’area, delle dimensioni del Trentino, va ad aggiungersi ad un importante corridoio di unità di conservazione e rappresenta un risultato nodale per la lotta al caos climatico.
Scuola nella foresta
Diversità di foreste, diversità di scuole e di stili di vita: così i bambini della scuola elementare dello Xixuaù e della scuola elementare Tomasi di Villazzano in Trentino scoprono a distanza i due mondi e crescono uniti nel rispetto per l´ambiente.
Da ormai due anni i bambini comunicano con lettere e disegni, hanno realizzato raccolte fondi per il restauro della scuola dello Xixuaú e stretto un’alleanza formativa per la loro crescita. Grazie ai nostri volontari Giacomo Pontara e Laura Raia che sono venuti a trovarci!
Amazzonia Bambina
Si è conclusa con successo la nuova mostra di Amazonia Onlus, intitolata “Amazzonia Bambina” e allestita a Brescia presso la Fondazione PInac. La mostra ha raccolto gli splendidi disegni dei bambini nativi dei villaggi del fiume Jauaperi, in Amazzonia, e il mercatino dell’artigianato tradizionale amazzonico realizzato dalle donne.
In occasione dell’inaugurazione della mostra, sono stati presentati due suggestivi interventi di musica classica e barocca, oltre ad un emozionante momento di poesia.
Grazie a tutti per aver partecipato cosi calorosamente e un ringraziamento speciale ad Anna Compagnoni di Associazione Culturale Celacanto, a Paola e Chiara , ai bravissimi artisti Franco Anzalone e Maria Antonietta Belotti e a tutti i volontari!
Fornitura di materiale medico per lo Jauaperi
Cerotti, bende, guanti in lattice, mascherine chirurgiche, siringhe, garze sterili e disinfettanti per i nativi d’Amazzonia.
È il prezioso contributo donato dalla associazione di volontariato Misericordia di Viterbo al nostro Progetto Salute, finalizzato a potenziare l’assistenza sanitaria nelle comunità locali del fiume Jauaperi.
Progetto Maryba: educazione ambientale
In collaborazione con il nostro partner Associazione Trentino Insieme abbiamo organizzato una serie di lezioni e incontri in classe con i ragazzi delle scuole superiori e con i bambini delle elementari del Trentino.
Un ringraziamento al nostro educatore Giacomo Pontara e alla Provincia Autonoma di Trento per il sostegno pluriennale ai nostri pr
Acqua potabile per lo Xixuau!
Grazie ad Amazonian Alliance è stato possibile donare alla comunità Xixuau due nuovi filtri per l’acqua BioSand in grado di garantire alla comunità l’accesso ad acqua potabile limpida e sicura.
I filtri funzionano grazie ad un composto di sabbia trattata e pietre che forma un film biologico che elimina le impurità e i batteri nocivi alla salute. Inoltre, hanno bisogno di pochissima manutenzione. Grazie a queste caratteristiche, sono considerati la migliore tecnologia per portare acqua pulita in aree remote.
Ringraziamo anche Amazon Charitable Trust per aver contribuito all’installazione dei filtri
Agenda Brasil 2016 per lo Xixuau
Giunto alla sua 5 ° edizione, Agenda Brasil ci offre una sguardo sulle storie della realtà brasiliana sempre più multiforme e ricca di problematiche, alla ricerca di nuovi accenti e sfumature. Cinema, musica dal vivo, la letteratura: voci dal Brasile.
Incluso nell’edizione 2016 di Agenda Brasil, ci sarà anche il nostro progetto Xixuau, presentato in numerosi eventi, concerti e manifestazioni organizzate a Milano nel mese di novembre.
In particolare, il progetto Xixuau sarà introdotto da Chiara Tosi durante il concerto benefico “Vaporosa”, con le performance di due famosi musicisti, Rinaldo Donati e Roberto Taufic.
Tutti i fondi raccolti saranno devoluti ad Amazonia Onlus per i nativi della foresta.
1 caffè per l’Amazzonia!
Abbiamo l’onore di ricevere il supporto dell’associazione 1 Caffè, fondata dall’attore italiano Luca Argentero!
Ringraziamo lui e tutto il suo staff per aver scelto di aiutarci a promuovere e sostenere il Progetto Xixuau!
Lo Xixuaú ad EXPO 2015!
Lo Xixuau come modello di sostenibilià ambientale grazie all’utilizzo di pannelli solari e motori elettrici, una soluzione energetica alternativa per tutti i Paesi del sud del mondo.
Venerdi 30 ottobre, alle 14.00, presso Cascina Triulza, Expo Milano 2015.
Educazione e formazione allo Xixuau
Abbiamo appena concluso i nuovi corsi di formazione dedicati agli abitanti dello Xixuau. Grazie al Progetto Maryba, finanziato anche dalla Provincia Autonoma di Trento, è stato possibile organizzare lezioni teoriche e pratiche di gestione turistica, accoglienza dei visitatori e inglese. Alcune lezioni sono state dedicate anche ai bambini, coinvolti attivamente in giochi ricreativi, momenti didattici, laboratori di inglese ed educazione ambientale.
Medicine per lo Xixuau
Grazie al supporto dell’organizzazione ambientalista ForPlanet, nostro partner storico, è stato raggiunto un importante risultato nell’ambito del Progetto Salute, avviato per migliorare l’assistenza sanitaria alla popolazione locale. La Fondazione Banco Farmaceutico, un’associazione non profit nata nel 2000 grazie alla collaborazione tra Federfarma di Milano e la Compagnia delle Opere, ha infatti deciso di garantire allo Xixuaú e alle comunità vicine il periodico rifornimento di medicinali, presidi sanitari e strumenti chirurgici.
Cooperativismo allo Xixuau
Continua attivamente la collaborazione con la Fundazione Vitoria Amazonica, importante organizzazione impegnata nella tutela dei diritti dei Caboclos. Si è appena concluso il corso di aggiornamento professionale intitolato “Gestione di Cooperative e Associazioni”, tenutosi nella Comunità Xixuau e successivamente anche nel villaggio di Caicubi, sul Rio Jufaris. Al corso hanno partecipato i responsabili della CoopXixuaú (3 Direttori, 3 Consiglieri Fiscali, 2 segretari), gli addetti all’ospitalità e all’accoglienza degli ecoturisti (1 amministratore, 1 operatore a Manaus, 4 assistenti, 4 cuoche, 5 inservienti), il personale responsabile delle relazioni con gli ecoturisti (17 guide ambientali).
Le lezioni sono state condotte dal personale qualificato dell’organizzazione brasiliana Fundaçao Vitoria Amazonica, già nostro partner nel progetto Getting REDDy ed ente certificato a livello nazionale per le attività di educazione e formazione a beneficio dei nativi dell’Amazzonia. Non solo la competenza della Fundaçao Vitoria Amazonica, ma anche la sua profonda conoscenza delle problematiche e delle caratteristiche socio-ambientali della regione del Rio Jauaperi, ha costituito un’ulteriore garanzia di affidabilità e buona riuscita del corso.
Il nuovo motoscafo dello Xixuau
La comunità Xixuau ha finalmente un nuovo motoscafo, che verrà utilizzato per il trasporto degli abitanti locali in caso di emergenza medica e anche per rendere più rapido il viaggio dei nostri ecoturisti! Un sentito ringraziamento anche all’associazione Trentino Insieme e alla Provincia Autonoma di Trento, che ci hanno aiutato a raggiungere questo importante risultato!
Dall’Amazzonia all’Africa
Dopo la visita in Amazzonia dei nostri amici e partner tanzanesi, anche i leader della comunità Xixuaú, grazie al progetto Getting REDDy, hanno intrapreso per la prima volta un avventuroso viaggio in Africa. Una delegazione brasiliana si è, infatti, recata in Tanzania per visitare l’area di foresta protetta grazie al progetto. Qui i Caboclos hanno avuto modo di ammirare le straordinarie montagne degli Udzungwa, uno degli hotspot di biodiversità più ricchi dell’Africa, osservare gli animali selvatici del Parco Nazionale di Mikumi e le spiagge incontaminate della costa tanzanese. Durante i numerosi incontri con le autorità africane, i leader amazzonici hanno spiegato il loro metodo di lavoro e raccontato come proteggono la foresta tropicale attraverso l’ecoturismo e la gestione sostenibili delle risorse forestali. Guarda il reportage fotografico.
Scritto da Chiara Tosi.
Visita dall’Africa
Una delegazione dell’organizzazione africana Tanzania Forest Conservation Group e del Museo Tridentino di Scienze Naturali ha visitato lo Xixuaú. La visita, prevista tra le attività del progetto Getting REDDy, svolto in partnership con Trentino Insieme e finanziato dalla Provincia di Trento, ha favorito l’interscambio culturale e la condivisione di esperienze tra la realtà amazzonica e quella africana.
I rappresentanti tanzaniani hanno trascorso dieci giorni allo Xixuaú e hanno avuto la possibilità di conoscere la cultura riberinha e le caratteristiche ambientali della regione e di spiegare le attività realizzate nel loro paese, tra cui l’apicoltura, l’agricoltura sostenibile e la gestione forestale comunitaria.
Scritto da Chiara Tosi.
Nuove Malocas
Una grande Maloca come zona living, con cucina, libreria e connessione internet wifi più cinque Malocas con camere doppie, veranda e servizi privati costituiscono il nuovo complesso che ci permetterà di migliorare la nostra ricettività e ospitare fino a 20 visitatori. Le Malocas sono, come sempre, in stile tradizionale locale, ma hanno tetti in tegole anziché paglia, per diminuire le esigenze di manutenzione e aumentare la durabilità.
L’alimentazione elettrica è garantita da un sistema a pannelli solari.
La struttura è stata inaugurata con la visita di Rolando Pizzini dell’associazione Trentino Insieme, partner nella raccolta dei fondi necessari per la realizzazione del progetto. Alla spedizione hanno preso parte anche una troupe televisiva RAI, un reporter del National Geographic Brasile e un’equipe di documentaristi diretta dalla nota conduttrice televisa Tessa Gelisio.
Scritto da Chiara Tosi.