“Viaggiare in Amazzonia significa confrontarsi con un mondo unico, fragile e indispensabile per l’equilibrio climatico globale. Proteggerla è un compito che riguarda tutti noi.” – Emanuela Evangelista, biologa e coordinatrice della missione.

La Missione Amazzonia 2024, guidata dalla presidente di Amazônia, ha portato il team dell’azienda di servizi meteorologici 3BMeteo in un viaggio di studio e sensibilizzazione volto a documentare l’impatto del cambiamento climatico nella foresta amazzonica. Attraversando quattro stati brasiliani, dal Mato Grosso a Roraima, passando per il Pará e Amazonas, il team di meteorologi ha raccolto dati scientifici, testimonianze locali e immagini per evidenziare la necessità di proteggere uno degli ecosistemi più importanti al mondo.

Tappe principali e testimonianze

1. San Paolo: avvio e incontri iniziali

Nella vasta metropoli del Sud del Brasile, che conta oltre 12 milioni di abitanti, sono stati affrontati i primi due macro-temi legati all’Amazzonia. Il primo riguarda lo stato di salute della foresta, analizzato attraverso il censimento condotto dal centro specializzato MapBiomas, con un’intervista al ricercatore Marcos Rosa. Il secondo tema esplora l’epidemiologia del bacino amazzonico-brasiliano, approfondito grazie all’intervento della dottoressa Fernanda Maffei, infettivologa dell’Ospedale di San Paolo.

2. Sinop: deforestazione per l’agricoltura intensiva

A Sinop, nello stato del Mato Grosso, il gruppo ha osservato la deforestazione causata dalle coltivazioni di soia. Le interviste con agricoltori e produttori locali hanno evidenziato le pressioni economiche che portano alla conversione di foreste in aree agricole.

3. Novo Progresso: la promessa di sviluppo non mantenuta

Con un nome carico di speranze, la città nacque nel 1973 lungo la grande strada che tagliò in due la foresta per favorire il trasporto dei prodotti agricoli verso i porti d’esportazione. Qui, il leader indigeno Doto Kayapó ha raccontato della sua etnia che contrappone a quello urbano un modello di sviluppo circolare, in cui non si può solo consumare e produrre rifiuti.

4. Itaituba: i Munduruku e il mercurio nei fiumi

Nel territorio di Itaituba, lungo il fiume Tapajós, il team ha visitato un villaggio indigeno remoto e incontrato il leader comunitario Juarez Saw Munduruku. Gli indigeni hanno condiviso le drammatiche conseguenze dell’estrazione illegale dell’oro, tra cui la contaminazione del fiume con il mercurio. “L’acqua non è più potabile e i bambini soffrono di gravi problemi di salute” ha spiegato Juarez.

5. Santarém: siccità e incendi

A Santarém, il gruppo ha parlato con Caetano Scannavino del progetto Saúde e Alegria e con Bruno Delano, dell’ICMBio (Instituto Chico Mendes de Conservação da Biodiversidade, responsabile della gestione delle 340 Unità di Conservazione del territorio brasiliano), che hanno fornito dati sui devastanti incendi forestali causati dalla siccità. “Il cambiamento climatico sta amplificando le vulnerabilità della regione,” ha sottolineato Caetano.

6. Manaus: biodiversità e minacce urbane

A Manaus, il più grande centro urbano in Amazzonia, i ricercatori dell’INPA (Istituto Nazionale Ricerca Amazzonia), Renato Senna, Luiz Candido e Leonardo Ramos, hanno chiarito come funzionano i regimi meteorologici in Amazzonia e in che modo il cambiamento climatico altera l’equilibrio del bioma stesso, motivo per cui tanto la stagione delle piogge che quella siccitosa stanno diventando estreme.

7. Xixuaú: la bellezza del cuore amazzonico

Dopo giorni di difficile navigazione causata dalla grave siccità, il team è giunto al villaggio Xixuaú, nel Parco Nazionale dello Jauaperi, nel cuore dell’Amazzonia. Qui hanno intervistato diversi membri delle comunità locali per capire come avvertono i cambiamenti climatici in atto e quali difficoltà pratiche questi comportano nella loro vita in foresta. La missione si è conclusa con il ritorno a Manaus su un idrovolante.

Conclusioni 

La spedizione è mirata a sensibilizzare sull’importanza della foresta amazzonica, non solo attraverso dati scientifici, ma anche coinvolgendo il pubblico con reportage e narrazioni. 

Il bioma amazzonico, essenziale non solo per la sopravvivenza degli ecosistemi locali ma anche per quella dell’intera umanità su questo pianeta, svolge un ruolo cruciale come gigantesco termoregolatore globale. È quindi fondamentale sensibilizzare sempre di più l’opinione pubblica mondiale su questo tema, che non riguarda soltanto le popolazioni che vivono in Amazzonia, ma tutti gli esseri umani. Esistono soluzioni concrete, tra cui la promozione di un’economia maggiormente sostenibile nei processi di importazione ed esportazione a livello globale. 

Per sapere di più sulla spedizione e leggere le interviste, visita il blog ufficiale di 3BMeteo

Foto: 3B Meteo, Archivio Amazônia, Caio Vilela

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