L’Amazzonia, la più grande foresta pluviale del mondo, è un bioma vitale per il nostro pianeta.
Conosciuta per la sua biodiversità incredibile e per essere un importante serbatoio di carbonio, questa regione gioca un ruolo chiave nell’equilibrio climatico globale. Tuttavia, l’Amazzonia è sotto una minaccia crescente a causa del riscaldamento globale e delle attività umane, come la deforestazione e l’estrazione mineraria.
La foresta amazzonica, che ospita il 13% di tutti gli alberi terrestri e il fiume più lungo del mondo, il Rio delle Amazzoni, sta perdendo terreno a un ritmo allarmante. Circa il 18% della copertura originale è già scomparso, equivalente a una superficie pari a due volte quella della Germania. Questa deforestazione non solo distrugge habitat vitali, ma rilascia enormi quantità di gas serra nell’atmosfera, accelerando ulteriormente il cambiamento climatico.
Il suolo e la vegetazione della foresta contengono oltre 150 miliardi di tonnellate di carbonio, che viene rilasciato sotto forma di anidride carbonica quando la foresta viene abbattuta. Inoltre, l’attività umana contribuisce anche all’emissione di altri gas serra, come l’ossido di azoto e il metano, che aggravano ulteriormente il problema. Questi gas non solo riscaldano il pianeta, ma alterano anche il sistema di correnti oceaniche, di cui l’Amazzonia è una componente fondamentale, contribuendo con un quinto dello scarico globale di acqua dolce.
La perdita della foresta amazzonica comporta conseguenze devastanti non solo per la biodiversità locale, ma anche per l’equilibrio climatico globale. Gli scienziati stimano che potremmo trovarci a soli 15-30 anni dal punto di non ritorno, un momento in cui gli ecosistemi amazzonici collasseranno irreversibilmente, trasformando la foresta pluviale in un ambiente arido simile a una savana.
Questo scenario avrebbe ripercussioni catastrofiche per il clima mondiale, con effetti che includono un aumento delle temperature globali, cambiamenti nei modelli di precipitazione e una maggiore frequenza di eventi climatici estremi. La preservazione dell’Amazzonia è quindi cruciale non solo per le popolazioni locali e la biodiversità, ma per l’intero pianeta