flood in the jauaperi reserve brazil

L’appello di Amazônia Onlus: “Le inondazioni causano vulnerabilità, perdita di beni e malattie. Le famiglie devono abbandonare le abitazioni. C’è bisogno di tutto”

“In Amazzonia stiamo registrando allagamenti di portata eccezionale. Quest’anno il porto di Manaus ha registrato un livello record di 30,02 metri sul Rio Negro, il più alto dal 1902, quando sono iniziati i rilievi. Con l’acqua che invade le case sulle rive dei fiumi, la popolazione locale è in una situazione di estrema vulnerabilità, sta perdendo i propri beni ed è esposta sempre più al rischio di contrarre malattie, oltre che a problemi di sicurezza alimentare. Non bastava il Covid”. Con queste parole Emanuela Evangelista, direttamente dall’Amazzonia, racconta quello che sta succedendo in questo momento nella foresta pluviale: un’emergenza di cui si parla ancora poco in Italia.

 “Le inondazioni sono eventi stagionali ordinari a cui le popolazioni locali sono abituate e normalmente preparate ad affrontare, ma l’Amazzonia è sempre più spesso colpita da fenomeni estremi, probabilmente esasperati dal caos climatico”, afferma la presidente Amazônia Onlus, evidenziando che quest’anno tutte le normali precauzioni non sono bastate.

Il bacino amazzonico ha il suo ciclo naturale: da giugno a novembre, con la cosiddetta “vazante”, l’acqua scende e da dicembre a maggio l’acqua risale, effettuando la “piena”. Nell’ultimo decennio, secondo i rilievi della Rede Hidrometeorológica Nacional, il processo di piena e riflusso è diventato più accentuato, con livelli d’acqua nei fiumi sempre più estremi.

A seguito delle piene eccezionali in corso, le coltivazioni stanno finendo sott’acqua assieme ai piccoli allevamenti, la pesca sta diventando sempre più difficile per via della vastità delle zone allagate. Procacciarsi il cibo è diventato sempre più difficile e molte famiglie hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni in piena pandemia, nonostante vivano su palafitte. C’è bisogno di tutto: cibo, farmaci, prodotti per l’igiene, carburante per gli spostamenti, risorse economiche per riparare i danni e ricostruire.

Abbiamo allertato le autorità locali, raccolto immagini e testimonianze e inviato petizioni perché venga dichiarato lo stato di emergenza. Porteremo aiuti in questo momento difficile e nel post-allagamento, quando sarà necessario censire i danni e porvi rimedio.

Non lasciamoli soli.

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